In morte di Sergio Vecchio.
L’amicizia tra me e Sergio Vecchio risale agli anni Novanta.
Un’amicizia nata a distanza, quando volli creare il Museo Materiali Minimi di Arte Contemporanea a Paestum. I primi anni ci legava una rivalità dovuta alla mia invasione del suo territorio, dove da anni tentava di realizzare il suo Archivio della memoria nella vecchia stazione ferroviaria. Tuttavia, con gli anni la nostra amicizia si è andata consolidando e trasformando in affetto e stima reciproci. Seguivo con curiosità il suo lavoro d’artista così impregnato sulle immagini del mondo greco. A volte provavo ammirazione per le sue opere. Ci siamo frequentati poco, fino alla sera della presentazione del suo libro “Le stanze dell’eremita” nel museo Archeologico di Paestum.
Ricordo la sala affollata di amici, il suo volto carico di gioia per l’evento. Poi un incontro veloce e lui che mi sussurra all’orecchio: <<Ti voglio bene>>.
Ho provato un grande dolore per la sua morte ed ho pianto una persona meravigliosa: la perdita di un grande artista.
Sono giorni che cerco di rintracciare l’editore del suo libro da tenere gelosamente nella mia biblioteca.
Un libro coloratissimo che racconta il mondo di Sergio, un caro amico.
il cavallo di Mimmo Paladino realizzato per il Museo materiali mimini
