Mentre proseguono le schermaglie tra un sindaco e un altro per le elezioni alla Provincia di Salerno, elezioni che interessano alla collettività come il due di briscola, infuria invece in Campania la battaglia persa degli spazi che continua a mietere vittime, anche illustri. Tra l’ Auditorium di via de’ Renzi a Salerno, l’ Auditorium Niemeyer di Ravello, l’ex Confettificio Pansa di Amalfi, La Colombaia a Ischia– giusto per citare gli ultimi casi- è una ecatombe di luoghi magnifici, ricchi di storia, che potrebbero essere utilizzati per seri progetti culturali e invece vengono tenuti chiusi, male affidati, quando non abbandonati all’incuria e al degrado. La verità è che tutti si riempiono a bocca di cultura, sviluppo, turismo stordendo i cittadini di annunci e messaggi ma la realtà lascia ben poco spazio all’immaginazione. Quello che accade a Ravello pare quasi una barzelletta. Il Sindaco, Salvatore di Martino, ha affidato lo splendido Auditorium ad una agenzia di comunicazione per un prezzo irrisorio e ha poi nominato come responsabile degli eventi la sua fidanzata Patrizia Porzio, cantante lirica con aspirazioni manageriali. La quale, in quel gioiello che si affaccia sull’infinito, fortemente voluto da Domenico De Masi e certo destinato a miglior cose, ha organizzato un cinema con una programmazione che va da “Predator” ad “Achille Tarallo”. Il tutto tra cancellazioni di eventi, proteste dei consiglieri di minoranza, interrogazioni e polemiche della stampa locale. E pensare che nello stesso luogo, si tengono ogni anno i Colloqui internazionali di Ravello Lab dove esponenti europei di rilievo discutono ogni anno di cultura e sviluppo. Promossi da Alfonso Andria, con il partenariato di Federculture e il sostegno di organismi dal Mibac alla Confindustria, alla Commissione Europea , i Colloqui non riescono a lambire il Comune di Ravello dove le buone pratiche europee a quanto pare non sono ancora pervenute. Intanto la Provincia di Salerno per fare soldi sta svendendo alcuni beni; oltre alla paventata vendita dell’Archivio di Stato, ora ha messo mano all’ex Confettificio Pansa di cui si è appena discusso al Consiglio comunale di Amalfi per decidere di non farne niente. Un’altra vicenda assurda, il bene fu acquistato anni fa da Provincia e Comune per un milione e mezzo di euro, ai tempi di “Cartoons on the bay” per farne una specie di Università dello spettacolo, ovviamente non se ne fece nulla e ora, del tutto fatiscente, viene messo all’asta per la metà del valore. Saltando dall’altra parte del golfo troviamo in stato di abbandono la Colombaia di Forio, villa che fu di Luchino Visconti, e anche qui si doveva fare una scuola internazionale dello spettacolo, poi nacque una fondazione, poi è scomparsa anche questa, ora il Comune di Forio ha presentato un bando di concessione per soli due anni, tempo troppo breve considerati anche i costi di restauro. Ultima e non certo di minore importanza, la questione dell’Auditorium di via de Renzi a Salerno, anche questo doveva essere utilizzato come spazio di servizio per il Conservatorio Martucci a cui è adiacente e invece è finito nelle attività di lirica al Teatro Verdi ma di fatto ancora chiuso a distanza di due anni dal suo completamento. Beni abbandonati o venduti, progetti mai realizzati, in una regione dove ogni anno piovono milioni per eventi stagionali e occasionali, di scarso valore culturale, senza né storia nè futuro.
Nelle foto: la locandina del programma di cinema all’Auditorium di Ravello; l’ex Confettificio Pansa ad Amalfi; Villa La Colombaia a Forio di Ischia; l’Auditorium di via de’ Renzi a Salerno